
Terry Gene Bollea, conosciuto in tutto il mondo come Hulk Hogan, è morto questa mattina all’età di 71 anni, nella sua abitazione in Florida. La causa? Secondo quanto riportato dai media statunitensi, un arresto cardiaco. Il wrestler era stato recentemente sottoposto a un intervento chirurgico complesso al collo e si trovava in fase di recupero. Nonostante le rassicurazioni della moglie Sky Daily sulle sue condizioni, il suo cuore ha ceduto improvvisamente, lasciando sgomenti familiari, fan e colleghi.
Un’icona globale del ring
Nato l’11 agosto 1953 ad Augusta, in Georgia, Hogan ha segnato la storia del wrestling professionistico, debuttando nel 1977 e diventando il simbolo della WWF degli anni ’80. La sua figura carismatica, muscolosa e sopra le righe ha dato vita al fenomeno della Hulkamania. Con match leggendari contro André The Giant, Randy Savage e Ultimate Warrior, ha collezionato 12 titoli mondiali. Ciò gli ha permesso di diventare un protagonista assoluto di WrestleMania. Con la sua bandana, i baffi biondi e lo slogan “Whatcha gonna do when Hulkamania runs wild on you?”, è diventato un’icona anche fuori dal ring, recitando in film come Rocky III e nella serie reality Hogan Knows Best.
Le controversie e la riabilitazione
Nonostante il successo, Hogan è stato coinvolto in alcune polemiche nel corso della sua carriera, tra cui l’uso di steroidi negli anni ’90 e un audio controverso emerso nel 2015, con frasi razziste che lo portarono alla temporanea rimozione dalla Hall of Fame della WWE. Successivamente fu reintegrato e accolto nuovamente dal mondo del wrestling, che non ha mai dimenticato il suo contributo ineguagliabile. Negli ultimi anni aveva affrontato una lunga serie di problemi di salute, con numerose operazioni alla schiena, alle ginocchia e al collo, pur continuando ad apparire in eventi pubblici e progetti legati alla sua immagine.
L’eredità lascia un vuoto
Con la morte di Hulk Hogan, il wrestling perde non solo un campione, ma il suo più grande ambasciatore. Un personaggio che ha saputo fondere sport e intrattenimento, trasformando il wrestling da spettacolo di nicchia a fenomeno globale. La WWE ha espresso cordoglio, ricordandolo come una delle figure più riconoscibili della cultura pop americana e mondiale. Lasciando un’eredità che va ben oltre i titoli vinti e gli incontri disputati. Hogan resta un simbolo di forza, passione e spettacolo, e milioni di fan in tutto il mondo oggi lo salutano con affetto e gratitudine per tutto ciò che ha rappresentato, sul ring e nella vita.