
Il CEO di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, in un’intervista rilasciata questa mattina, ha lodato l’operato del governo Meloni, riservando invece parole dure per Matteo Renzi, che ha deciso, come vedremo di lasciare Mondadori. Il leader di Italia Viva, ha detto, “ha perso credibilità e peso politico”.
La replica: Renzi lascia Mondadori
Renzi non ha lasciato correre. In un post pubblicato su X, ha commentato:
“Trovo inopportuno l’aggressione alla persona. Ma non sono un mediocre come tanti altri e dunque appena ho letto le dichiarazioni del ceo di Mediaset ho comunicato formalmente alla Mondadori, società della famiglia Berlusconi per la quale ho scritto gli ultimi libri, che interrompo da oggi ogni collaborazione.”
Libertà vs. denaro
Nel suo messaggio, Matteo Renzi rivendica con forza la propria indipendenza:
“Non accetterò mai di scambiare la mia libertà per soldi. Posso rinunciare volentieri ai soldi di Berlusconi e della Mondadori ma non rinuncerò mai alla libertà di difendere la mia dignità e il diritto di dire che questo Governo non è il migliore d’Europa.”
I libri pubblicati con Mondadori
Con Mondadori (gruppo Fininvest, presieduto da Marina Berlusconi), Renzi ha pubblicato diversi titoli negli ultimi anni, tra cui:
- Contro corrente
- Palla al Centro
- Il Mostro
- Stil Novo
- Fuori
- L’influencer (l’ultimo, uscito di recente)
Le tirature vanno da 10.000 a oltre 50.000 copie, confermando il peso editoriale del politico toscano.
Il ringraziamento e la stoccata finale
Matteo Renzi conclude il suo annuncio con parole di rispetto per l’editore, ma fermezza nei confronti della proprietà:
“Grazie di cuore alla Mondadori, a Piemme, a tutti i bravissimi collaboratori del gruppo editoriale. Ma la libertà ha un prezzo.”
“E io non resto in un gruppo dove l’azionista mi attacca sul piano personale (…) Quello che so è che Silvio Berlusconi, Silvio dico (non Pier Silvio) non l’avrebbe mai fatto.”