
Immagine dimostrativa, non corrispondente al disastro aereo inerente
Non è questa la prima volta, e non è certo nemmeno l’ultima, in cui un aereo di linea precipiti dal cielo. Capita di rado, perché, checché se ne dica, l’aereo è il mezzo più sicuro al mondo. È, comunque, capitato oggi, per tornare al nocciolo della questione, alle 13:38 ora locale (indiana). Un Boeing 787 Dreamliner della Air India, volo AI171 diretto a Londra Gatwick, è precipitato pochi istanti dopo il decollo dall’aeroporto di Ahmedabad. In meno di due minuti, un normale viaggio si è trasformato in una delle peggiori tragedie aeree della storia recente dell’India.
Tante le vittime, si dice addirittura trecento! Il velivolo trasportava 242 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Tuttavia, non sono solo morte le persone sul velivolo, ma anche cittadini che camminavano per strada. I soccorsi si sono trovati davanti a uno scenario devastante: rottami infuocati, edifici colpiti, una nube nera che ha oscurato il sole di giugno.
Un solo sopravvissuto, centinaia i cuori spezzati
Miracolosamente, una persona è stata estratta viva: si tratta di un cittadino britannico di 40 anni, sopravvissuto con ferite non gravi. È l’unica voce viva in mezzo a un silenzio assordante.
Il numero delle vittime, purtroppo, è destinato ad aumentare. A bordo vi erano famiglie intere, lavoratori migranti, studenti, turisti. E anche a terra, alcune abitazioni sono state travolte dall’impatto.
Cosa è successo? Le indagini sono appena iniziate
Al momento non si conoscono le cause dell’incidente. Le autorità hanno recuperato le scatole nere, che saranno cruciali per ricostruire gli ultimi istanti del volo. Si ipotizzano guasti tecnici o problemi legati alla potenza del motore durante il decollo, ma nessuna teoria è ancora confermata.
Il Boeing 787 Dreamliner di Air India era considerato uno degli aerei più sicuri in circolazione. Fino a oggi, non aveva mai registrato un incidente mortale.
Un lutto che attraversa due continenti
India e Regno Unito piangono insieme. I messaggi di cordoglio arrivano da tutto il mondo: istituzioni, capi di stato, semplici cittadini. A Londra, all’aeroporto di Gatwick, sono comparsi fiori e biglietti di addio. In India, le bandiere sono a mezz’asta.
Le operazioni di identificazione e recupero sono in corso. Intanto, nelle città indiane e nei quartieri delle vittime, si moltiplicano le veglie e le iniziative di solidarietà.
Oggi, il cielo piange
Questa non è solo la cronaca di un disastro. È la perdita di centinaia di vite, di sogni, di viaggi appena iniziati e mai conclusi. È un dolore che non ha confini.
Mentre le indagini faranno il loro corso, ciò che resta è un Paese (e un mondo) in silenzio, inchinato davanti a una tragedia troppo grande da spiegare.
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