
Domenica 14 settembre il Peacock Theater di Los Angeles ha ospitato la 77ª edizione dei Primetime Emmy Awards, che forse non tutti sanno, ma è il premio più importante per la TV americana. A condurre è stato il comico Nate Bargatze. Di seguito un resoconto strettamente correlato ai vincitori, “senza perdersi in inutili chiacchiere”.
Categoria Commedia
Partendo dal genere più gettonato negli Stati Uniti, ossia quello comico, il successo più clamoroso è stato quello di The Studio. La serie ha battuto un record storico con tredici vittorie complessive in una sola stagione. Seth Rogen ha vinto come miglior attore, ma lo show ha portato a casa altri premi, tra cui quelli riguardanti anche regia e sceneggiatura.
Categoria Drama
Nel comparto drama, invece, è stata nominata The Pitt come miglior serie. Noah Wyle ha ottenuto il premio come miglior attore protagonista per il suo ruolo da medico, mentre Britt Lower è stata premiata come miglior attrice per Severance.
Categoria Serie antologiche
Ovviamente, anche le miniserie restano centrali nel panorama televisivo: Adolescence, serie Netflix chde ha avuto grande successo anche nelle classifiche italiane della piattaforma, ha vinto come miglior serie limitata o antologica. “Meritando” direi. Tra i riconoscimenti spiccano quelli al quindicenne Owen Cooper, nuovo record di giovane vincitore nelle categorie attoriali di supporto.
Tra applausi e momenti di spettacolo, questi Emmy Awards 2025 hanno mostrato una televisione capace di rischiare e rinnovarsi. Le vittorie di The Studio, The Pitt e Adolescence raccontano tre modi diversi di intrattenere. La comicità che osserva il lavoro, il dramma ospedaliero che tocca il cuore, la miniserie che parla al presente. È la prova che la serialità continua a evolversi, aprendo spazio a idee nuove e a talenti pronti a crescere. Tra gli altri premi, Last Week Tonight ha confermato il dominio nel talk, mentre SNL 50: The Anniversary Special ha vinto tra gli speciali di varietà.