
A volte capita anche ai migliori. Verrebbe, almeno, così da dire. Perché ChatGPT, e più in generale tutte le intelligenze artificiali generative come lui, sono entrate a far parte della nostra vita quotidiana. Gemini, Deepseek, e chi più ne ha e più ne metta. Sono, irrimediabilmente, parte della nostra quotidianità. Per quanto comportino un importante inquinamento digitale, molti non ne possono più fare a meno. Comunque sia, dalla mattinata di oggi (martedì, per chi dovesse leggerlo in altri giorni), proprio ChatGPT non funziona. In che senso? La piattaforma ha iniziato a mostrare problemi di performance che si sono rapidamente estesi a livello globale. C’è chi lo usa per lavoro, e non l’ha presa molto bene. Numerose, infatti, sono state le lamentele.
Il malfunzionamento
Si è manifestato con messaggi di errore come “Hmm… qualcosa sembra essere andato storto“, che impedivano il caricamento del server del chatbot. Le segnalazioni di disservizio sono proliferate, soprattutto, su piattaforme più istantanee e intuitive, come X e Reddit, dove gli utenti hanno segnalato la loro frustrazione.
Da quanto dura?
Secondo Downdetector, i problemi sono iniziati intorno alle ore 9 del mattino (italiane) interessando contemporaneamente diverse regioni. La pagina di stato di OpenAI ha confermato che gli utenti stavano riscontrando “tassi di errore elevati e latenza”, specificando che l’interruzione non riguardava solo ChatGPT, ma anche Sora, lo strumento AI text-to-video, e le API di OpenAI. Alle 5:23 ET, OpenAI ha aggiornato lo stato di ChatGPT a “interruzione parziale”, evidenziando la gravità della situazione.
Non tutti hanno avuto problemi
Come detto, e facilmente intuibile, moltissimi utenti hanno avuto grossi problemi. Altri, tuttavia, in minoranza, sono riusciti ad accedervi, pur riscontrando un servizio insolitamente macchinoso. È più un “va per modo di dire”. Altri ancora, tuttavia, sono stati fortunati e lo hanno potuto usare tranquillamente. C’è stata disparità, disparità casuale, non omogenea.
Detto ciò, l’episodio sottolinea la complessità delle infrastrutture che supportano servizi AI avanzati come quelli di OpenAI e la necessità di una robusta gestione degli incidenti per garantire la continuità operativa. Sebbene OpenAI stia lavorando per risolvere il problema, l’incidente serve da promemoria della fragilità anche delle tecnologie più avanzate di fronte a guasti inaspettati.