
A diciotto anni dal delitto di Garlasco, dal brutale omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco, le indagini prendono una svolta inattesa. Su mandato della procura di Pavia, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano hanno effettuato una serie di perquisizioni che portano oggi a un nuovo nome iscritto nel registro degli indagati: Andrea Sempio, 37 anni, all’epoca amico del fratello della vittima.
Perquisizioni a Garlasco e Tromello: si cerca l’arma del delitto
Le operazioni si sono concentrate non solo nelle abitazioni di Sempio e dei suoi genitori, ma anche in quelle di due suoi amici, Roberto Freddi e Mattia Capra. A essere setacciata è anche un’area rurale a Tromello, comune vicino a Garlasco. L’ipotesi degli inquirenti è che l’arma del delitto — forse un attizzatoio da camino proveniente dalla casa dei Poggi — possa essere stata gettata in un canale della zona, seguendo una nuova testimonianza che ha indicato quel punto come potenzialmente rilevante.
Sequestrati telefoni e computer: al vaglio alibi e traffico telefonico
Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno sequestrato telefoni cellulari e computer. Il materiale è ora all’attenzione degli investigatori, che cercheranno tracce utili a confermare o smentire gli alibi forniti da Sempio e dai suoi due amici. Le prime analisi sulle celle telefoniche sembrerebbero già porre in discussione le dichiarazioni iniziali, in particolare sulla loro presenza a Garlasco la mattina dell’omicidio.
Il DNA sotto le unghie di Chiara: una nuova compatibilità
Un elemento determinante nella riapertura del caso è il profilo genetico rilevato sotto le unghie di Chiara Poggi. All’epoca delle prime indagini, quel DNA non corrispondeva ad Alberto Stasi — poi condannato in via definitiva — ma oggi, grazie a tecnologie più avanzate, sarebbe risultato compatibile con quello di Andrea Sempio.
La reazione della famiglia Poggi: “Se ci sono altri responsabili, Stasi potrebbe saperlo”
I genitori di Chiara, Rita e Giuseppe Poggi, non ritrattano la loro convinzione sulla colpevolezza di Stasi. Tuttavia, per voce dei loro legali, dichiarano che, qualora emergessero altri coinvolti, Stasi potrebbe averne conoscenza. La madre aggiunge un dettaglio significativo: tutti gli attrezzi del camino di casa, all’epoca, erano al loro posto.
La posizione della difesa di Sempio: “È sereno e non ha nulla da temere”
In una dichiarazione ufficiale, la legale di Andrea Sempio ha ribadito la serenità del suo assistito e la fiducia nella possibilità di chiarire ogni aspetto. “Non ha nulla da temere”, ha detto.
Indagini in corso: attesi ulteriori sviluppi
L’inchiesta è ancora in fase attiva. Si stanno analizzando i dispositivi sequestrati, raccogliendo nuove testimonianze, e cercando concretamente l’arma del delitto. A quasi vent’anni dai fatti, il caso di Chiara Poggi — uno dei più discussi della cronaca nera italiana — si riapre. Con esso, riaffiorano i dubbi, le ferite, e la necessità di una verità definitiva che ancora manca.