
C’è qualcosa nel Coachella che va oltre la musica. È tipo una vibrazione sospesa tra sogno e realtà, tra palme e sintetizzatori, paillettes e sudore. Anche quest’anno, l’edizione 2025 del festival più mediaticamente iconico al mondo (altro che Sanremo…) ha acceso i riflettori sul deserto di Indio, California. Il risultato? Un mix di ritorni con il botto, sorprese visive e inevitabili momenti di FOMO per chi guarda da casa.
Line-up da capogiro (ma con qualche dèjà-vu)
Il festival è iniziato ufficialmente ieri, venerdì 11 aprile, con il Weekend One e, come sempre, A24 e TikTok hanno influenzato le vibes quasi quanto gli headliners stessi. In testa al cartellone ci sono nomi famosissimi:
Lady Gaga, con un set potentissimo e visivamente esplosivo che ha fuso il passato pop con momenti teatrali alla Chromatica Ball.
- Green Day, perfetti per chi sogna un Coachella in stile Warped Tour.
- Post Malone, che ha portato il lato più emotivo (e country?) della line-up.
- Travis Scott, una presenza magnetica che ha diviso ma non lasciato indifferenti.
Tra le scelte più sorprendenti:
FKA twigs con un set mistico e ultracorporeo, Missy Elliott in una performance che ha ricordato perché è leggenda, e Lisa delle BLACKPINK, che ha ufficialmente dominato il pubblico K-pop internazionale.
L’esperienza da casa: meglio del previsto?
Con il live streaming su YouTube, l’esperienza a distanza è stata sorprendentemente godibile. L’evento ha trasmesso sei palchi contemporaneamente, con qualità eccellente e un sistema di remind davvero comodo. Certo, manca il caldo, la sabbia, le code e… ok, diciamo che forse da casa è anche meglio.
Ma niente può sostituire l’impatto estetico di essere lì: outfit assurdi, neon ovunque, visual da festival futurista. Anche da uno schermo si percepisce che il Coachella è sempre più uno show visivo, prima ancora che musicale.
Clima pessimo
Con picchi di 37°C, il meteo ha aggiunto una sfida extra. I social sono pieni di video con ventagli, ombrellini e bottiglie d’acqua svuotate in 10 secondi. Nonostante questo, l’energia resta altissima. L’organizzazione, a detta dei presenti, ha funzionato bene: buona la distribuzione delle aree d’ombra, punti d’acqua, e gestione delle folle.
Considerazioni personali
Coachella 2025 non ha rivoluzionato il format – ma lo ha confermato. È uno specchio dei tempi: più globale, più digitale, più estetico. Non è più solo musica: è immagine, racconto, performance, condivisione istantanea.
Eppure, sotto tutto questo, resta qualcosa di magico: quel momento in cui un artista azzecca la nota giusta al tramonto, con le montagne sullo sfondo e il pubblico in delirio. Anche se lo guardi da uno schermo, ti arriva. E forse è proprio questo che tiene vivo il mito.
L’inizio del Weekend One del Coachella 2025, in breve
- Miglior performance (finora): Lady Gaga o FKA twigs, difficile scegliere.
- Set più nostalgico: Green Day, senza discussione.
- Scena rubata: Lisa (BLACKPINK) e la sua fanbase instancabile.
- Tendenza dominante: coreografie + visual storytelling da videoclip.
- Mood generale: meno boho, più cyber-pop-sensualità.
- Temperatura emotiva: caldissima. Come il deserto.