
Ogni anno, il 1° aprile segna il trionfo degli scherzi: amici che si scambiano notizie false, colleghi che incollano mouse alle scrivanie, e giornali che lanciano titoli improbabili (non il nostro). Ma da dove nasce la tradizione del Pesce d’Aprile?
Scopriamolo insieme.
Le origini
Beh, le origini sono incerte. Non che sia l’unico caso all’interno del macro-mondo delle tradizioni.
Una delle teorie più verosimili ci porta nella Francia del XVI secolo, quando il re Carlo IX decise di riformare il calendario, spostando l’inizio dell’anno dal 1° aprile al 1° gennaio. Non tutti però si abituarono subito al cambiamento, e alcuni continuarono a celebrare il Capodanno ad aprile. I più scaltri iniziarono così a prendersi gioco di loro, inviando inviti a feste inesistenti o regalando pacchetti vuoti.
Un’altra ipotesi lega il Pesce d’Aprile alla simbologia cristiana: in questo periodo si celebra la Quaresima, durante la quale il pesce è uno dei pochi alimenti consentiti. Qualcuno, insomma, potrebbe aver sfruttato questa abitudine per giocare scherzi a base di pesce vero o finto.
Il pesce nel mondo
La tradizione del Pesce d’Aprile si è diffusa in tutto il mondo, assumendo forme diverse.
In Francia si usa attaccare di nascosto un pesciolino di carta sulla schiena delle persone (da qui il nome Poisson d’Avril).
In Scozia, il giorno dedicato agli scherzi dura addirittura due giorni: il secondo, detto Taily Day, è riservato agli scherzi di natura più… posteriore (leggasi: mettere cartelli con scritto “calciami” sulle schiene altrui).
Negli Stati Uniti e in Inghilterra, invece, il April Fool’s Day prevede burle di ogni tipo, purché entro mezzogiorno: chi continua dopo l’ora di pranzo diventa lui stesso lo zimbello.
I migliori scherzi della storia
Il Pesce d’Aprile ha regalato momenti memorabili anche su scala globale. Esempi?
La BBC trasmise, nel 1957, un servizio su un’inesistente “raccolta degli spaghetti” in Svizzera, con contadini intenti a cogliere fili di pasta dagli alberi.
Nel 1998 Burger King lanciò il “Whopper per mancini”, con ingredienti spostati di 180 gradi per adattarsi meglio ai clienti sinistrorsi.
Nel 2016 Google introdusse un’innocua (ma disastrosa) funzione su Gmail che permetteva di inviare risposte con una GIF dei Minions… causando non pochi problemi a chi la usava per messaggi di lavoro.
Detto questo, quella del pesce d’aprile non sarà una tradizione dall’esser vissuta con trepidazione nei giorni precedenti, ma ha la sua storia. E il suo fascino. Seppur soprattutto nelle nuove generazioni questo fattore lo si stia perdendo (grazie a dio).