
Gli Stati Uniti si preparano a imporre dazi fino al 50% su Cina e India per fermare l’acquisto di petrolio russo. Donald Trump ha dichiarato alla NBC che introdurrà queste misure entro un mese se non raggiungeranno un accordo e se riterrà la Russia responsabile. L’ex presidente ha accusato Vladimir Putin di screditare il leader ucraino Volodymyr Zelenskyy e di ostacolare le trattative.
Petrolio russo nel mirino: gli Stati Uniti alzano la pressione
Cina e India continuano a comprare petrolio russo e ignorano le sanzioni occidentali, ma ora affrontano il rischio di pesanti ripercussioni economiche. Se gli Stati Uniti colpiranno direttamente gli acquirenti, ridurranno le entrate di Mosca e complicheranno i suoi finanziamenti per la guerra. La Cina ha scelto un approccio cauto per evitare sanzioni secondarie, mentre l’India ha aumentato le importazioni fino al 35% del suo fabbisogno nel 2024, attirando sospetti di complicità nelle esportazioni russe.
Trump minaccia dazi su Cina e India
L’analista UBS Giovanni Staunovo ha spiegato che, se Trump userà la stessa strategia adottata contro il Venezuela, Cina e India subiranno danni significativi. Tuttavia, gli Stati Uniti devono ancora chiarire come applicheranno queste misure. William Reinsch, ex funzionario del Dipartimento del Commercio USA, ha evidenziato l’imprevedibilità di Trump e ha messo in dubbio la capacità americana di tracciare con precisione l’origine del petrolio acquistato da questi paesi.
Accordo sulle terre rare in bilico: Trump avverte Zelenskyy
Trump ha attaccato Zelenskyy, accusandolo di voler annullare un accordo sulle terre rare. Ha avvertito che, se lo farà, l’Ucraina “avrà grossi problemi”. La Casa Bianca pretende una quota delle entrate minerarie ucraine come garanzia per gli aiuti militari. Zelenskyy ha mostrato apertura al dialogo ma si è detto prudente sui termini dell’accordo, mentre l’amministrazione Trump ha oscillato tra posizioni contrastanti.
Ucraina sotto attacco: Mosca intensifica i bombardamenti
La Russia ha bombardato Kharkiv per la seconda notte consecutiva, ferendo civili e colpendo edifici, tra cui una scuola materna. Zelenskyy ha denunciato oltre 1.000 attacchi con droni nell’ultima settimana e ha chiesto agli alleati occidentali di reagire con più forza.
Nel frattempo, Mosca ha annunciato di aver conquistato un villaggio nella regione di Donetsk, anche se nessuna fonte indipendente ha confermato la notizia. L’esercito ucraino ha abbattuto 65 dei 111 droni russi lanciati nella notte e ha neutralizzato altri 35 con la guerra elettronica. Tuttavia, i bombardamenti hanno colpito diverse regioni, tra cui Kharkiv, Sumy, Odessa e Donetsk.