
Immagine di Joël Dicker per gentile concessione di ActuaLitté. Licenza: Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0.
Quarantaquattromila copie vendute, in poco più di dieci giorni. Il bilancio di La catastrofica gita allo zoo, il nuovo romanzo dello scrittore svizzero Joël Dicker, sta già riscuotendo un successo astronomico. Famoso, famosissimo per il giallo La verità sul caso Harry Quebert, pubblicato nel 2012, e divenuto best-seller in Europa, Joël Dicker torna con un romanzo originale. Diversamente dalle sue opere precedenti di atmosfera noir, La catastrofica gita allo zoo esplora temi di satira e commedia, ma non rinuncia alla suspense.
Ma ora la trama
La storia prende il via da una gita scolastica a uno zoo che si trasforma in un evento tragico e controverso. La classe, accompagnata da insegnanti, e genitori volontari, si appresta a trascorrere una giornata tra animali esotici e spiegazioni educative. Tuttavia, qualcosa va storto. Tra animali che sembrano insolitamente agitati, guide turistiche che appaiono evasive e un imprevisto che mette in allarme l’intero parco, l’escursione prende una piega inaspettata.
Durante la visita, un fatto inspiegabile sconvolge il gruppo: alcuni animali vengono trovati fuori dalle loro gabbie, altri sembrano essere scomparsi nel nulla e un improvviso blackout paralizza il parco. Si diffondono voci su un presunto sabotaggio, mentre alcuni studenti giurano di aver visto figure sospette aggirarsi tra le recinzioni. Il caos si intensifica quando un insegnante viene ritrovato ferito, senza alcuna memoria di ciò che gli è accaduto. L’atmosfera si fa sempre più tesa, tra genitori allarmati, dirigenti dello zoo che cercano di minimizzare l’accaduto e un crescente senso di paura tra i visitatori.
Considerazioni
Il narratore adotta una prospettiva dinamica, alternando punti di vista per costruire il mistero in modo coinvolgente. È quindi eterodiegetico, ovvero esterno alla storia e non coinvolto direttamente negli eventi. In altre parole, è onnisciente.
Sebbene Joséphine sia il fulcro della vicenda, il racconto si sviluppa dunque attraverso più prospettive, offrendo versioni contrastanti degli eventi e aumentando la tensione narrativa.
Oltre alla parte investigativa, tipica di Dicker, il romanzo affronta temi come l’educazione, le dinamiche genitori-insegnanti e le contraddizioni della democrazia contemporanea. Il tono appare a tratti grottesco. Questo evidenzia quanto un semplice episodio possa diventare l’origine di dibattiti accesi. È fondamentalmente lo specchio della società contemporanea, dopotutto.
Comunque, lo stile di Dicker è scorrevole, i dialoghi sono brillanti e la storia sempre più avvincente non annoia mai.
È un Dicker diverso
Sì lo è. I fan che ben conosco la sua scrittura, potrebbero storcere il naso se si aspettano di trovare un thriller in piena regola. In questo romanzo è marcata la presenza della critica sociale. Ciononostante bisogna sottolineare come la tensione che cresce pagina dopo pagina non manchi. È diverso da La verità sul caso Harry Quebert, ma è un esperimento (se così si può chiamare) perfettamente riuscito.
Commento
Vale la pena leggere questo romanzo? Certo, e ciò a prescindere dal fatto che si possa essere fan di Dicker, o semplici lettori onnivori.
Così come vale la pena leggere il romanzo di Ricardo Azzali, CLICCA QUI PER LA RECENSIONE.