
Oggi, 20 marzo 2025, è un giorno importante. È l’equinozio di primavera. Ciò vuol dire che finalmente è finito l’inverno. Non se ne poteva più di freddi, malattie, cielo cupo e giornate che duravano poco. I poveri pendolari prendevano il treno al buio la mattina e tornavano la sera che già era notte. Roba che ti viene la depressione. Con tutto il rispetto per chi vive al nord Europa, che questo fattore lo vive in modo decisamente più estremo.
La particolarità dell’equinozio di primavera è che la durata di giorno e notte si equivale.
Questo fenomeno ha sempre affascinato l’umanità, che nel corso della storia lo ha interpretato come un simbolo di rinascita, fertilità e rinnovamento. Dall’antichità ai giorni nostri, il primo giorno di primavera è stato celebrato con miti e rituali che ancora oggi influenzano la cultura e le tradizioni.
Miti antichi legati all’equinozio di primavera
Persefone e il ritorno alla luce
Secondo il suddetto mito greco, l’equinozio di primavera segna il ritorno di Persefone, la figlia di Demetra, dagli Inferi. Rapita da Ade, Persefone trascorre sei mesi nel regno dei morti e sei mesi sulla Terra. Il suo ritorno segna il rifiorire della natura e l’inizio della primavera.
Ostara e l’uovo della vita
I popoli germanici celebravano Ostara, la dea della primavera, con rituali che prevedevano l’uso di uova decorate come simbolo di fertilità e rinascita. A oggi il tutto si è traslato nella Pasqua.
Il Sole e il Serpente
Gli antichi Maya costruirono la piramide di Kukulkan a Chichén Itzá in modo che, durante l’equinozio di primavera, il sole proiettasse un’ombra che sembra un serpente discendente lungo la scalinata della piramide. Questo fenomeno astronomico rappresentava il ritorno della fertilità e il potere della divinità solare
Nowruz, il Capodanno Persiano
Per la cultura persiana, l’equinozio di primavera segna l’inizio del Nowruz, il Capodanno che celebra il rinnovamento della natura e la vittoria della luce sulle tenebre. Si tratta di una festa della durata di tredici giorni (un casino di tempo).
Riti moderni per celebrare l’equinozio di primavera
Probabilmente quelli sopra citati li conoscono in pochissimi, ed è per questo che ne ho parlato. Io stesso non li conoscevo, diversamente da questi più moderni che, oltre a essere conosciuti, sono praticati.
Falò primaverile
In molte parti d’Europa, l’equinozio di primavera viene celebrato con falò. Il fuoco simboleggia la purificazione e il passaggio dal freddo invernale al calore della nuova stagione.
Raduni a Stonehenge
Ogni anno, migliaia di persone si radunano presso Stonehenge, per osservare l’allineamento del sole con le pietre del monumento neolitico. Una roba assurda immagino.
Hanami: l’ammirazione dei fiori
Come non citare il Giappone! Terra di tradizioni, riti, e una cultura spettacolare. La primavera è sinonimo di Hanami, la tradizione di osservare la bellissima fioritura dei ciliegi. Interi parchi e oasi naturali vengono visitate non solo dai giapponesi stessi, ma pure da turisti di tutto il mondo che vanno in Giappone apposta! (L’avrei già fatto anch’io, ma costa troppo, ndr.).
La giornata dell’agricoltura e del giardinaggio
Questo decisamente più tipico, famoso, che fanno praticamente tutti. L’equinozio di primavera segna l’inizio della stagione agricola. Sempre più persone infatti approfittano di questa giornata per piantare nuovi semi nei loro giardini.
In conclusione
Se non vi siete mossi prima, occhio ad andare a fare la spesa nei negozi di giardinaggio durante il weekend. Lo dico soprattutto in quanto ci troviamo in tempi moderni, dubito che dal web qualcuno cerchi modi per venerare dei greci, o copiare le idee Maya.
Vorrei esprimere solidarietà a tutte le persone che, come me, sono allergiche al polline. Passerà anche questa!
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