
Spesso ci sono cose bellissime che riguardano il mondo animale, in certi casi anche sorprendenti, conseguenze di evoluzioni darwiniane particolari. Una di queste, riguarda un crostaceo che ha creduto talmente tanto in se stesso, da diventare un pistolero. Un pistolero dei mari, che per cacciare le prede spara colpi di cannone. Ha l’artiglieria pesante dalla sua, in un certo senso. E ha proiettili infiniti.
Sto parlando del gambero pistola, o bullet shrimp, un killer subacqueo originalissimo, che per adattarsi alla vita marina ha scelto di prendere ispirazione da Billy the kid, più che da animali montati male, come le giraffe.
Più precisamente
Non è un crostaceo particolarmente grande, sui cinque centimetri, d’altra parte deve adattarsi a una vita sottomarina minimal, e deve catturare prede di una grandezza ridotta. Se fosse stato più grande sarebbe stato un problema anche per noi. E con tutte le centinaia di pericoli marini per l’uomo, da questo fortunatamente ne siamo scampati.
Il suo habitat è oceanico, niente a che vedere con il Mediterraneo. Si può trovare, infatti, nei fondali bassi fangosi dell’Oceano Atlantico, laddove il clima è di natura tropicale. Oppure nella barriera corallina.
Ma come funziona?
E qui veniamo al dunque.
Il gambero pistola ha una conformazione strana, simile all’immagine di copertina, ma non in modo così esagerato. Ha, infatti, una chela molto più grande dell’altra, con la quale spara colpi devastanti.
La chela naturale in questione serve, non per afferrare, ma per sparare getti d’acqua supersonici.
Quando la chiude rapidamente, l’acqua viene espulsa con una velocità tale da formare una bolla di cavitazione. In soldoni: quando il gambero pistola chiude la sua chela, con un’accelerazione pari a 100.000g, ovvero 97 km/h, l’acqua davanti a essa viene spinta via così rapidamente che si crea una zona di pressione bassissima. E poi inizia a bollire istantaneamente.

La parte più cool è che, subito dopo, la pressione torna normale e la bolla implode violentemente.
Questo comporta diverse implicazioni.
Innanzitutto, un’onda d’urto fortissima, (fino a 200 decibel, più rumorosa di un colpo di pistola vero). Secondariamente, la temperatura raggiunge livelli estremi, fino a 4700°C, come la superficie solare. In ultimo, si crea un lampo di luce chiamato sonoluminescenza.
Tutto questo serve al gambero per stordire o uccidere le sue prede con pura fisica estrema.
Un supereroe
Forse ho usato un appellativo esagerato, perché alla fine non usa questo potere per salvare qualcuno, ma solo per i propri interessi. Però questa sua peculiarità senza senso, tra le più affascinanti dell’evoluzione animale, è una sorta di arma che usa la pressione dell’acqua per sparare dei veri e propri proiettili di energia liquida.
L’immagine è esagerata, la chela ha una conformazione sproporzionata rispetto a quello che dovrebbe essere, ma è pur sempre verosimile.
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